Il presidente russo ha ordinato la tregua in Ucraina per il Natale ortodosso, un cessate il fuoco di 36 ore il 6 e il 7 gennaio.
Vladimir Putin ha concesso la prima lunga tregua dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022. Il presidente ha ordinato ai suoi soldati un cessate il fuoco di 36 ore in Ucraina in occasione del Natale ortodosso. La tregua inizia oggi 6 gennaio per finire domani. La maggioranza della popolazione russa e ucraina è cristiana ortodossa e celebra il Natale il 6-7 gennaio.
La proposta era arrivata proprio dal Patriarca di Mosca Kirill che ha invocato una tregua natalizia e ha chiesto ad entrambe le parti in guerra di osservarla. “Tenendo conto dell’appello di Sua Santità il Patriarca Kirill, do istruzioni al Ministro della Difesa della Federazione Russa di introdurre un regime di cessate il fuoco lungo l’intera linea di contatto delle parti in Ucraina dalle 12.00 del 6 gennaio 2023 alle 24.00 del 7 gennaio 2023”, ha dichiarato Putin nell’ordine.
La reazione scettica dall’altra parte
Un collaboratore di Zelensky ha definito la Chiesa ortodossa russa una “propaganda di guerra” che ha incitato all'”omicidio di massa” degli ucraini e alla militarizzazione della Russia, ha detto Podolyak. “La dichiarazione della Chiesa ortodossa russa sulla ‘Tregua di Natale’ è una cinica trappola e un elemento di propaganda”.
Neanche gli Stati Uniti credono nella generosità della tregua per il Natale ortodosso. Secondo il presidente Biden, Mosca “cerca solo un po’ di ossigeno”. I russi stanno cercando di sfruttare tutte le pase per rialzarsi e rimettersi in forze e riorganizzare un nuovo attacco sull’Ucraina. La tregua proposta dovrebbe scattare a mezzogiorno (le 10 in Italia) di oggi e cessare alla mezzanotte (le 22 italiane) di domani, il giorno del Natale ortodosso secondo il Calendario giuliano.
Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha critto su Twitter: “C’è un aggressore: il Cremlino. E una vittima: il popolo ucraino. Il ritiro delle truppe russe è l’unica opzione seria per ripristinare la pace e la sicurezza. L’annuncio di un cessate il fuoco unilaterale è tanto fasullo e ipocrita quanto sono illegali e grotteschi le annessioni ed i relativi referendum”.
